Call Center, nuovo accordo a tutela dei lavoratori

operatrice-call-center-1Nel settore Tlc il processo di tutela dei lavoratori non subordinati fa un altro passo in avanti: Assotelecomunicazioni-Asstel ‒ associazione di rappresentanza della filiera delle telecomunicazioni e titolare del contratto nazionale delle Telecomunicazioni ‒, Assocontact e le organizzazioni sindacali di categoria Slc-Cgil, Fistel-Cisl e Uilcom-Uil hanno infatti sottoscritto un nuovo accordo che riguarda gli oltre 35.000 lavoratori co.co.co che svolgono attività in modalità outbound nei Call Center.

Il documento firmato il 22 dicembre 2015 è integrativo rispetto all’accordo collettivo siglato nell’agosto 2013 con cui, per la prima volta in Italia, è stato introdotto un ambito di tutele contrattuali per i lavoratori di Call Center, stabilendo una piattaforma di regole, diritti e welfare. Le novità legislative intervenute nel frattempo e l’esperienza maturata nei due anni trascorsi dalla firma hanno portato le parti sociali a rivisitarne alcuni aspetti economici e normativi. In particolare, l’ambito di attuazione è stato ampliato a tutte le imprese che applicano il contratto delle Tlc, superando il vincolo dell’associazione ad Asstel e Assocontact. Per i prossimi mesi, inoltre, le parti si impegnano sia a individuare le condizioni per attivare l’Ente bilaterale che deve assicurare tutele in caso di malattia o gravidanza, sia a valutare, in relazione alle condizioni di mercato e alle azioni poste in essere dalle parti, la sostenibilità economica dell’aumento del minimo garantito.

È importante, infine, rilevare che l’accordo interviene due settimane dopo che tutte le parti sociali hanno evidenziato al ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali i potenziali effetti distorsivi nel mercato dei Call Center dovuti all’applicazione di altri contratti che prevedono trattamenti economici e normativi di minor tutela dei lavoratori. Lo stesso ministero ha quindi precisato che la legge è chiara nell’attribuire rilevanza solo agli accordi firmati dalle organizzazioni sindacali più rappresentative sul piano nazionale.

Le attività di Call Center in outsourcing sono cruciali per lo sviluppo dell’economia digitale” ha affermato Dina Ravera, presidente di Asstel. “Il nostro impegno è indirizzato a favorire una politica industriale di crescita complessiva di questo comparto, attraverso investimenti, innovazione tecnologica, tutele e sviluppo delle competenze dei lavoratori. Proprio per questo è fondamentale garantire una corretta concorrenza attraverso accordi collettivi nazionali, come quello che abbiamo siglato oggi, in grado di offrire un quadro di maggiori certezze alle imprese e ai lavoratori”.

Il presidente di Assocontact, Roberto Boggio, ha inoltre aggiunto che quest’accordo “rappresenta un importante momento di condivisione tra tutte le parti per una regolamentazione del settore e una migliore qualità dei servizi erogati a favore di consumatori e cittadini”.

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