Migliorare processi interni e CX con l’intelligenza artificiale

Secondo la piattaforma globale di comunicazione cloud Infobip,  l’intelligenza artificiale permette di migliorare i processi interni e la customer experience. Il principale vantaggio deriva dal risparmio di tempo: i professionisti possono concentrarsi su attività essenziali, delegando le attività di routine ai sistemi automatizzati.

Nell’ambito della relazione con i clienti, la recente evoluzione dei Large Language Model permette di delineare il profilo dei clienti e identificare l’Ideal Custome Profile (ICP), offrendo grandi vantaggi alle strategie di go-to-market. Le attività di gestione dei prodotti, come l’analisi dei dati, il consolidamento dei contenuti e la loro preparazione, possono essere accelerate grazie al supporto dell’IA.

Secondo Infobib, è fondamentale un approccio su due fronti: in primo luogo, integrare l’IA nello sviluppo e nelle funzionalità dei prodotti e, in secondo luogo, sfruttare l’IA per rafforzare i processi e la documentazione, consentendo ai team di ottenere maggiori risultati e di semplificare la creazione di materiale aggiuntivo.

“La nostra attività principale mira a semplificare la comunicazione tra brand e clienti, sviluppando prodotti e soluzioni che garantiscano un’esperienza continua e senza interruzioni” spiega Vittorio D’Alessio, Country Manager Italy di Infobip. “Siamo consapevoli dell’importanza di automatizzare le attività per i nostri utenti, che si tratti di marketer, agenti di call center o venditori, dal momento che spesso si occupano di attività ricorrenti che possono beneficiare del machine learning e degli algoritmi di IA. Per esempio, i modelli di machine learning possono migliorare notevolmente la segmentazione e la profilazione degli utenti. Per questo motivo, abbiamo iniziato a esplorare e implementare in modo proattivo i concetti di intelligenza artificiale nella nostra gamma di prodotti per arricchire il nostro portafoglio”.

Occorre però avere delle attenzioni: un uso improprio dell’IA in situazioni in cui non è adatta può determinare lo sviluppo di applicazioni errate. Inoltre, spesso si crede che l’intelligenza artificiale possa sostituire le funzioni svolte da operatori umani, come sviluppatori o product manager, ma in realtà non è in grado di sostituire le competenze umane. Se le persone si affidassero completamente all’intelligenza artificiale per svolgere compiti come la stesura articoli o la creazione di strategie, si correrebbe il rischio di ostacolare il processo di innovazione. Anche la mancanza di trasparenza nelle fonti è un altro motivo di preoccupazione. Le soluzioni di intelligenza artificiale utilizzano grandi quantità di dati per il proprio training, ma spesso gli utenti hanno una conoscenza limitata delle fonti, portandole a potenziali distorsioni o risultati inaffidabili.

Infobip sta sfruttando l’intelligenza artificiale in numerose attività, integrando nelle proprie soluzioni i Large Language Model, come GPT di OpenAI e Microsoft. Attualmente l’azienda è impegnata nella creazione di assistenti IA e nello sviluppo di progetti che sfruttano la potenza di questi modelli linguistici. In soli 15 secondi, utilizzando un singolo URL o sito web, Infobip può generare facilmente dei bot per le FAQ. Oltre a segmentare e profilare in modo rapido e accurato senza alcun intervento umano, l’intelligenza artificiale permette a Infobip di ottimizzare e migliorare i processi interni in vari reparti, automatizzando compiti ripetitivi come le previsioni di vendita e le attività di Next Best Buy con un forte impatto sulla trasformazione dell’azienda.

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