Dati first-party dei clienti: un tesoro poco valorizzato

Cresce la competitività nel mercato del marketing, eppure solo il 5% dei professionisti in Europa utilizza in modo efficace i dati first-party dei propri clienti. È quanto emerge da una recente indagine online realizzata da Qualtrics per Rocket Fuel nel mese di agosto 2016, che ha coinvolto 324 professionisti del settore marketing in tutta Europa.

Enrico Quaroni, Managing Director di Rocket Fuel Italia, Spagna e Mena Region, ha deciso di condividere alcune sue osservazioni relative ai risultati ottenuti.

Cosa contribuisce al successo del marketing

Benché l’analisi dei dati e la loro gestione siano considerate rispettivamente dall’88% e dall’81% dei marketer come i fattori enrico-quaroni_md-rocket-fuel-italy-spain-and-mena-regionpiù importanti per il successo, resta ancora molto da fare per aiutare il settore a individuare i dati che contano davvero, e permettere ai marketer di raggiungere un Customer Engagement intelligente ed efficiente, sfruttando le informazioni provenienti da tutti i canali e investendo in tecnologia per ottimizzare al massimo gli insight.

I dati raccolti direttamente dai clienti sono infatti i più preziosi per comprendere nel modo migliore le loro caratteristiche e il loro comportamento, e ottenere un rendimento ottimale dalle campagne marketing.

Dati first-party: ecco perché sono importanti

Grandi opportunità derivano dall’utilizzo sistematico dei dati first-party: tutti i canali che portano dati a un’azienda (sito web, programmi di fidelizzazione, CRM, e-mail marketing, ecc.) devono essere integrati in un’unica piattaforma capace di guidare le campagne di marketing in base alle specifiche caratteristiche di ciascun cliente, evitando segmentazioni e semplici supposizioni.

Maggiore è il livello di accuratezza dell’intelligence dei clienti, migliori saranno i risultati ottenuti dai marketer: la location, l’ora del giorno, il luogo in cui il cliente si trova e il dispositivo utilizzato hanno un impatto sul targeting, ma è importante considerare anche altri fattori, come gli annunci cliccati, i siti web visitati, le abitudini di navigazione, il comportamento d’acquisto e gli interessi. Solo così sarà possibile determinare la possibilità che un utente effettui l’azione di marketing desiderata, nonché raggiungerlo nel momento più favorevole all’acquisto.

I dati first-party sono inoltre fondamentali per avere una visione completa e comprendere il percorso del cliente anche attraverso tutti i diversi dispositivi che questo utilizza durante il giorno (smartphone, tablet, PC): in questo modo i marketer possono connettersi alle persone e non solo ai loro dispositivi, garantendo una pubblicità più pertinente e utile.

I contenuti forniti saranno così sempre più rilevanti e meno intrusivi, e potranno portare migliori risultati di business.

Fondamentale è anche ricorrere a soluzioni basate sull’intelligenza artificiale per implementare la conoscenza del cliente: la capacità di prendere decisioni in real time fondate su dati affidabili è infatti sempre più importante per sfruttare in modo efficace e costante ogni occasione di Customer Engagement.

In conclusione, il continuo miglioramento delle attività di marketing attraverso dati first-party e nuove tecnologie fa sì che le decisioni possano essere prese avendo a disposizione tutti i dati necessari, raggiungendo i clienti sui loro canali di acquisto preferiti e più probabili. La raccolta unica di dati del cliente comporta un significativo vantaggio competitivo e un ROI tangibile, basati su metriche d’acquisto sostanziali.

COMMENTI