Application Economy: l’importanza della user experience

Le aziende rafforzano il proprio brand anche grazie all’utilizzo di interazioni  su diversi canali digitali e cresce l’importanza della user experience.

Per capire se le aziende sono pronte alle nuove modalità di relazione, la Vanson Bourne, società di ricerca, ha condotto, su incarico di CA Technologies, un’indagine su 1450 responsabili IT (di cui 100 italiani) in organizzazioni dei settori servizi finanziari, sanità, industria manifatturiera, telecomunicazioni e media in sei Paesi europei (Francia, Germania, Spagna, Svizzera e Regno Unito, oltre all’Italia), e altri sette Paesi nel mondo.

Dall’indagine è emerso che il 44% delle aziende italiane coinvolte ritiene che l’Application Economy stia già determinando effetti dirompenti sul loro settore. Soltanto il 38% del mondo aziendale italiano però sente di stare reagendo in modo “efficace” o “estremamente efficace” a questo nuovo fenomeno, contro il 52% del campione statunitense. Per esempio, nell’ultimo anno le imprese italiane hanno rilasciato in media 3,9 app di tipo “customer-facing”, meno della metà di quelle lanciate dalle loro omologhe tedesche e meno di quelle nel Regno Unito e in Spagna.

Fra i principali motivi di questa lentezza sulla Application Economy ci sono vincoli di bilancio (citati dal 33% delle imprese italiane), scarsa comprensione dei potenziali benefici da parte del top management (27%) e difficoltà a cambiare la strategia societaria (25%). Eppure già la situazione attuale richiede risposte immediate: il 90% delle linee di business italiane (e il 94% a livello globale) intervistate percepisce forti pressioni per tempi più brevi di rilascio di nuove applicazioni o servizi, per contrastare la concorrenza (60%), o per assecondare le crescenti aspettative dei clienti (44%).
E per rispondere, praticamente tutte le aziende italiane prevedono di aumentare gli investimenti (97%), e in particolare l’84% ha in progetto di adottare un approccio DevOps per velocizzare la realizzazione delle applicazioni. DevOps è una metodologia che coniuga sviluppo e operations per semplificare i processi e attuare in tempi brevi servizi di qualità più alta. Altre hanno intenzione di riportare almeno parzialmente in casa lo sviluppo del software, ponendo maggiore accento sulle funzioni applicative legate al business, mentre il 46% ha già acquisito o ha in progetto di acquisire nei prossimi 12 mesi competenze software, o addirittura intere software house.
Due dati importanti emergono dall’indagine: uno è la sicurezza, che è un forte punto di attenzione. Il 30% degli intervistati ha individuato nell’Enterprise Security uno dei presidi fondamentali per la corretta applicazione della metodologia DevOps. Prime priorità di sicurezza percepite sono la protezione contro le violazioni dei dati, e quella della customer experience su dispositivi mobili.

Il secondo dato che emerge è che il 24% del campione (le Leader) ha un profilo molto avanzato nell’Application Economy, perché ha rilasciato almeno 4 app di tipo “customer-facing” in un anno, ha già effettuato o effettuerà nei prossimi 12 mesi almeno un’acquisizione di software house, e si definisce totale estremamente/molto efficace nel rispondere alle nuove sfide. Un 16% del campione (Laggard) mostra invece un profilo arretrato (poco efficaci nel rispondere alle nuove sfide, hanno sviluppato al massimo 3 app di tipo “customer-facing” in un anno, e non hanno effettuato acquisizioni software nè l’hanno in progetto). Ebbene, le aziende Leader mostrano fatturati del 106% più alti, profitti del 68% più alti, ed entrate in nuovi business del 50% più numerose rispetto alle Laggard.

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