Continua il dibattito sui call center aquilani

Venanzio Cretarola, coordinatore provinciale del Centro democratico, critica aspramente la mozione presentata dalla Provincia dell’Aquila per salvare i call center del territorio.
In un comunicato, Cretola dichiara: “Il Consiglio provinciale dell’Aquila ha approvato una mozione che ‘apparentemente’ punta ad aiutare i call center aquilani. Si tratta della stessa mozione che il Consiglio comunale dell’Aquila ha discusso, e opportunamente accantonato su nostra iniziativa, un mese fa. In entrambi i casi pur con finalità apprezzabili, in realtà li si penalizza. È singolare che sia stata approvata all’unanimità, quindi anche da partiti che invece in Consiglio comunale l’hanno contestata fermamente”.
Inoltre Cretola afferma: “La mozione è formulata in maniera inaccettabile, anche sotto il profilo della legittimità, ed ha un effetto addirittura controproducente, somigliando troppo ad una sorta di ‘raccomandazione’ per l’affidamento alle aziende aquilane anche di commesse di lavoro pubblico. La proposta presentata contiene invece iniziative che concretamente ed immediatamente è possibile portare avanti, non limitandosi ad iniziative ‘mediatiche’ senza prospettive di successo. Iniziative che non è possibile finalizzare ‘esclusivamente’ ai call center aquilani, ovviamente, ma che creino le condizioni per l’aumento o la creazione di occupazione nei settori a più alta intensità di personale”.
A queste affermazioni Stefano Albano, segretario del Partito Democratico dell’Aquila, e Stefano Palumbo, consigliere comunale Pd,  rispondono con un comunicato: “L’obiettivo della delibera è dare ossigeno a un settore che nel nostro territorio vede impiegate migliaia di persone, spesso giovani, e questo ne costituisce una motivazione di sostegno ulteriore. A Cretarola, che non sappiamo se parli da coordinatore di partito o da imprenditore direttamente chiamato in causa, diciamo che la medesima proposta verrà presentata in Consiglio comunale, per avere ancora maggiore legittimazione e, una volta che sarà cambiata la maggioranza dopo le elezioni, anche in Consiglio regionale”. Concludono: “Siamo aperti a eventuali suggerimenti per migliorarla, ma respingiamo gli attacchi sterili e strumentali”.

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