L’Italia conquista un primato mondiale nel settore della tecnologia finanziaria. Affidaty S.p.A., azienda italiana specializzata nello sviluppo di soluzioni blockchain, ha ricevuto dall’Ufficio Italiano Brevetti e Marchi il primo brevetto al mondo per un sistema che integra valute tradizionali e criptovalute in un’unica infrastruttura di pagamento. Si tratta di una svolta significativa, che potrebbe accelerare l’adozione quotidiana degli asset digitali nei negozi fisici, garantendo al contempo sicurezza e conformità normativa.
Il sistema ideato da Affidaty consente infatti di accettare pagamenti in criptovalute – come Bitcoin, stablecoin o altri token digitali – offrendo agli esercenti la certezza dell’incasso in euro, anche se la transazione crypto richiede tempo per essere confermata. Come spiega Dane Marciano, fondatore e CEO della società: “Questa tecnologia nasce da una visione precisa: rendere le criptovalute realmente utilizzabili nel mondo quotidiano, senza sacrificare sicurezza, semplicità o legalità. Questo non è solo un risultato tecnologico che porta l’Italia fra i pionieri mondiali del payment: è un passo in avanti nella fiducia verso l’intero ecosistema delle valute digitali. Coniughiamo libertà e regolamentazione, decentralizzazione e trasparenza”.
Come funziona il sistema brevettato
Alla base della soluzione c’è un meccanismo che collega in tempo reale una pre-autorizzazione in valuta fiat (euro) alla transazione in criptovaluta. Se la blockchain conferma la transazione nei tempi previsti, l’importo in euro viene automaticamente sbloccato e il pagamento si conclude in crypto. Se invece la conferma ritarda, il sistema finalizza il pagamento utilizzando la riserva in euro, garantendo così l’incasso al venditore. Il tutto con tracciabilità completa e in conformità alle normative europee in materia di antiriciclaggio e tutela del consumatore.
L’interfaccia è progettata per essere semplice: dal POS il commerciante seleziona la criptovaluta desiderata, inserisce l’importo in euro, e il cliente attiva una pre-autorizzazione bancaria con la propria carta. Riceve quindi uno scontrino con QR code da scansionare per completare il pagamento crypto entro 48 ore. Se l’operazione va a buon fine, l’addebito in euro viene annullato.
Un’innovazione in linea con i trend globali
L’iniziativa arriva in un momento di forte espansione dell’uso delle criptovalute a livello globale. Secondo Triple-A, nel 2024 si contano oltre 560 milioni di utenti di crypto-asset, in crescita dai 320 milioni del 2022. E il mondo del commercio si prepara al cambiamento: l’85% dei merchant internazionali, secondo Deloitte, prevede che i pagamenti in crypto diventeranno comuni entro cinque anni. Attualmente sono già oltre 15.000 le aziende che accettano criptovalute, in settori che spaziano dal retail ai viaggi, fino ai servizi finanziari. I vantaggi economici non sono trascurabili: uno studio Forrester per BitPay ha calcolato un ROI medio del 327% per i commercianti che adottano pagamenti in criptovaluta, grazie all’incremento dello scontrino medio e all’attrazione di nuova clientela.
L’Italia tra i pionieri del fintech
“Con questo brevetto” conclude Marciano, “offriamo non solo un prodotto tecnologico, ma un’infrastruttura concreta per portare le criptovalute fuori dal mondo digitale e renderle realmente utilizzabili nel quotidiano. È un passo che rafforza il ruolo dell’Italia nel panorama fintech internazionale, tracciando un modello per l’adozione sicura e regolamentata degli asset digitali”.
Un primato che non solo conferma le competenze tecnologiche italiane, ma apre anche la strada a nuove modalità di interazione tra consumatori, moneta digitale e commercio fisico.
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