Privacy e Fiducia: gli italiani sempre più consapevoli dei propri dati

CiscoLa consapevolezza sulle leggi che tutelano la privacy è in aumento tra i consumatori italiani: il 69% dichiara di conoscerle, e l’89% si sente più sicuro sapendo che i propri dati sono adeguatamente protetti. È quanto emerge dal Consumer Privacy Survey 2024, lo studio annuale di Cisco che analizza le percezioni e i comportamenti dei consumatori sulla gestione dei dati personali.

In particolare, i giovani tra i 25 e i 34 anni si dimostrano i più attivi nel proteggere la propria privacy: il 49% di loro ha scelto di cambiare azienda o fornitore a causa di politiche ritenute non adeguate, rispetto a solo il 18% degli over 75. Un dato che evidenzia il crescente interesse delle nuove generazioni verso la gestione etica e sicura delle informazioni personali.

La consapevolezza fa la differenza

L’indagine di Cisco sottolinea come la conoscenza delle leggi sulla privacy influenzi positivamente la fiducia dei consumatori nelle tecnologie emergenti, in particolare nell’Intelligenza Artificiale (IA). A livello globale, il 60% di chi conosce queste normative si sente a proprio agio nell’utilizzare strumenti basati sull’IA. In Italia, il 68% dei consumatori riconosce i vantaggi dell’IA nella vita quotidiana, pur mantenendo riserve riguardo a potenziali abusi o rischi sociali.

“La nostra indagine sottolinea l’importanza della consapevolezza della privacy per costruire la fiducia dei consumatori nei confronti dei brand e delle tecnologie di IA,” ha dichiarato Harvey Jang, Cisco Vice President and Chief Privacy Officer. “Quasi il 60% dei consumatori consapevoli delle leggi sulla privacy si sente a proprio agio nell’utilizzare l’IA. Ampliare la consapevolezza e informare i consumatori sui loro diritti in materia di privacy li aiuterà a prendere decisioni informate e a sviluppare una maggiore fiducia nelle tecnologie emergenti.” 

Giovani in qzione, adulti in ritardo

Il report evidenzia un divario generazionale nella gestione della privacy: mentre i giovani sono i più propensi ad adottare misure per proteggere i propri dati (46% contro il 16% degli over 65), gli adulti rimangono meno attivi su questo fronte. Inoltre, l’uso di strumenti di sicurezza come l’autenticazione a più fattori e i password manager è sempre più diffuso, con il 73% dei consumatori italiani che adotta queste soluzioni.

Verso regole globali per la privacy

In Italia, il 65% dei consumatori ritiene che le leggi sulla privacy abbiano un impatto positivo, e il 76% supporta l’idea di normative globali coerenti per garantire standard minimi di protezione dei dati.

“I dati sono una risorsa che tutti noi dobbiamo proteggere attivamente,” ha dichiarato Anthony Grieco, Cisco Senior Vice President and Chief Security and Trust Officer. “Dall’uso dell’autenticazione a più fattori alla garanzia che gli utenti sappiano in modo chiaro e semplice chi può accedere alle informazioni quando vengono condivise, siamo incoraggiati dalle azioni intraprese dai rispondenti per proteggere le proprie informazioni personali.” 

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