Il consueto aggiornamento mensile del Ranking Ecommerce di Casaleggio Associati, vede crescere ancora il numero di aziende presenti nella classifica. Sono 5.707, di cui 1.249 aziende attive nel settore Moda, 596 aziende fanno parte del settore Casa e Arredamento e 589 aziende fanno parte del settore Tempo Libero.
Da notare nell’ultimo mese la forte crescita dei siti di Elettronica di consumo, in particolare grazie alle promozioni del Black Friday.
Tra i siti di Ecommerce analizzati da Casaleggio Associati per la Classifica Ecommerce Italia, i più popolari durante l’ultimo mese sono:
- Amazon (Marketplace)
- Subito (Marketplace)
- eBay (Marketplace)
- Booking (Turismo)
- Mediaworld (Elettronica)
- Unieuro (Elettronica)
- Trenitalia (Turismo)
- Apple Store (Elettronica)
- Leroy Merlin (Casa e Arredamento)
- Temu (Marketplace)
I primi quattro in classifica, Amazon, Subito, eBay e Booking.com, restano immutati rispetto al mese precedente, guadagnano posizioni Mediaworld (dal 14° al 5° posto) e Unieuro (dall’11° al 6° posto). Perdono posizioni Trenitalia (dal 5° al 7° posto), Apple Store (dal 6° all’8° posto), Leroy Merlin (dal 7° al 9° posto) e Temu (dall’8° al 10° posto).
Ma oltre alla classifica generale, è molto interessante notare quali sono le aziende della Top 100 che hanno guadagnato più posizioni nell’ultimo mese : Toys Center (Bambini e Giocattoli) +73, Douglas (Salute Bellezza) +60, Dyson (Elettronica) +60, Expert (Elettronica) +37, Game Stop (Tempo Libero) +32, Nintendo (Elettronica) +30, Unipol Sai (Assicurazioni) +30, Intimissimi (Moda) +29, Trony (Elettronica) +25, Comet (Elettronica) +23.
Inoltre, da questo mese sono presenti due nuovi grafici nella sezione dati. Uno rappresenta la ripartizione delle nazionalità delle aziende Ecommerce: le prime 20 nazioni da cui provengono i siti Ecommerce che vendono in Italia. Il secondo, è l’indice di italianità per settore: la percentuale delle aziende italiane presenti in ognuna delle categorie merceologiche della classifica. Tra le 5.707 imprese analizzate, l’81,09% provengono dall’Italia, il 2,89% dalla Germania e il 2,84% dagli USA.
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