Numero Blu Servizi: un modello ibrido e flessibile

Numero Blu è una realtà italiana attiva dal 1993 nell’ambito del business process outsourcing con servizi di contact center e ricerche di mercato. Oggi il gruppo conta otto sedi dislocate tra Roma, dove risiede l’headquarter, Milano, Legnano e Settimo Torinese, impiega circa 1.500 operatori e opera in settori strategici con oltre 90 commesse attive principalmente nei mercati del finance, delle utilities, della P.A. e del no profit.

Fin dalla nascita si è posta l’obiettivo di implementare soluzioni sempre innovative e di costruire nuove dimensioni attorno al cliente, seguendone le peculiarità e offendo servizi che possano affiancarlo nella gestione delle relazioni dirette con i rispettivi clienti, in una logica di business to business to consumer (B2B2C).

Negli anni Numero Blu non ha mai voluto delocalizzare all’estero, continuando a mantenere la sua progettualità in Italia sostenendo così l’occupazione e la qualità lavorativa Made in Italy. Inoltre, Numero Blu si distingue anche per le iniziative di welfare aziendale e i progetti di sostenibilità ambientale.

Per conoscere meglio questa realtà, abbiamo incontrato Luca Leopizzi, Ceo di Numero Blu Servizi (nella foto) che ha risposto alle nostre domande.

Quale cambiamento siete riusciti a produrre in ambito contact center a seguito degli eventi dell’ultimo biennio?

Il biennio 2020/21, con le vicissitudini derivanti dalle limitazioni prodotte dalla pandemia, ha accelerato un profondo cambiamento nel modo di vivere il lavoro, con oltre il 40% delle imprese che  – secondo indagini di settore – hanno implementato modelli ibridi, conciliando attività lavorativa da remoto con quella in presenza. Numero Blu Servizi è tra le prime realtà in grado di attivare questa strategia sin da subito, con un assetto volto a garantire la continuità operativa dei servizi erogati al cliente, assieme alla sicurezza delle proprie risorse professionali. Tutto ciò, senza intaccare l’elevato livello di efficienza che ci contraddistingue da sempre.

Quali sono state le tecnologie e i processi artefici di questo cambiamento?

L’azienda è stata in grado di reingegnerizzare a tempo di record i processi tecnico-informatici per rendere efficace, efficiente e sicura l’attività professionale anche da remoto, replicando positivamente le performance e le dinamiche prodotte durante il lavoro in presenza. Questo assetto operativo ‘ibrido’ ci consente ancora oggi di rispondere ai nostri clienti con massima flessibilità ed efficienza, rispettando i nostri consueti standard qualitativi. Di fatto il percorso svolto negli ultimi 24 mesi ha fornito una grande opportunità introspettiva per tutte quelle aziende che – come Numero Blu Servizi – sono state in grado di rispondere ad una situazione contingente, ponendo le basi per una sorprendente evoluzione: per il futuro prevediamo così di svolgere stabilmente i nostri servizi sulla base dell’assetto appena esposto, con almeno il 60% delle nostre persone in grado di lavorare da remoto esattamente come se si trovassero nei nostri uffici.

Qual è la vostra visione rispetto alle prossime evoluzioni del servizio di contact center?

Numero Blu Servizi ha introdotto nel proprio modello organizzativo una serie di step utili a valorizzare i punti di forza della remotizzazione, minimizzandone possibili minus. Grazie all’organizzazione basata su rotazione del personale, siamo in grado di mantenere un costante avvicendamento in sede, al fine di arginare eventuali sensazioni di isolamento da parte dei nostri professionisti in home working, consolidando al contempo il senso di appartenenza di ciascuno di loro al proprio team.
I colleghi delle risorse umane hanno inoltre attivato una serie di strumenti, sia tecnologici che informali, per agevolare la comunicazione tra colleghi, in modo da riproporre – sia pur virtualmente – schemi comportamentali tipici del lavoro in presenza. La nostra vision rispetto al contact center del futuro è impostata su un modello lavorativo ibrido e flessibile, che preservi i risultati di performance richiesti, nel rispetto dei principi del work life balance. Comunque evolverà il servizio, le risorse umane continueranno a costituire un valore determinante per la nostra realtà, così come lo è già oggi un approccio di Customer Relationship Management sempre più volto alla good experience per i nostri clienti.

Come si integrano con le performance di business i valori di welfare e sostenibilità ambientale?

In Numero Blu Servizi l’attenzione all’ambiente si traduce in una serie di progetti ed azioni volte a sostenere scelte consapevoli in termini di riduzione dei consumi sia da parte dell’azienda che dei propri dipendenti. Sulla base delle indicazioni fornite nell’Agenda 2030 per lo Sviluppo Sostenibile, Numero Blu ha deciso di far proprio come mission aziendale l’Obiettivo n. 12, in riferimento a Modelli Sostenibili di Produzione e di Consumo e più in particolare all’efficienza delle risorse, alla predisposizione di infrastrutture sostenibili, all’accesso ai servizi di base, a lavori rispettosi dell’ambiente e in generale ad una migliore qualità di vita per tutti. L’applicazione di questi principi concorre alla realizzazione dei piani di sviluppo e alla riduzione dei costi economici, ambientali e sociali, nonché al miglioramento della competitività.

Numero Blu ha deciso di intraprendere azioni volte ad un contenimento dei consumi energetici e al miglioramento dell’ambiente lavorativo, sostenendo un processo di cambiamento culturale dei propri dipendenti. Ha varato inoltre il progetto ‘Plastic Free’ legato ad un consumo di acqua consapevole e volto a una eliminazione progressiva della plastica sostenendo il benessere dei propri dipendenti e dell’ambiente.
Abbiamo, infine, inaugurato un altro progetto che sposa il benessere delle nostre persone con la preservazione dell’ambiente e comprende sfide a carattere sportivo sostenendo i comportamenti virtuosi dei dipendenti con un’azione finale che sarà svolta in collaborazione con organizzazioni che si occupano di supportare progetti di piantumazione per le zone del mondo più disagiate, sostenendo la riduzione della povertà. Stimiamo con questa operazione di far assorbire circa 8.000 kg di Co2.

COMMENTI