Nel maggio dello scorso anno è approdato in Italia il sistema RCS, ovvero quello che può essere definito il successore dell’SMS. Ma se le aziende mostrano ancora un atteggiamento attendista nei confronti di questa tecnologia, continuano ad essere paradossalmente molto soddisfatti dell’SMS, che ha registrato anche nel 2020 un tasso di crescita del + 3,5% nel 2020, per un valore totale di 5,3 miliardi.
A un quarto di secolo dalla sua creazione, il successo dell’SMS può lasciare perplessi ma si spiega facilmente se si considerano i suoi tassi di apertura, di oltre il 90%, la sua istantaneità, con una ricezione che spesso avviene in meno di 2 secondi, e infine la sua copertura. Gli SMS sono infatti compatibili con il 100% della flotta telefonica, indipendentemente dal produttore o dal sistema operativo utilizzato.
Per affrontare la concorrenza dei messenger OTT, come WhatsApp o Facebook Messenger, gli SMS si sono evoluti per rendere più ricca l’esperienza dell’utente e aggiungere sicurezza agli scambi.
“Grazie ad un semplice collegamento ipertestuale, eventualmente abbreviato in pochi caratteri, è infatti facile arricchire un SMS con una pagina web ottimizzata per i cellulari” spiega Cristina Parigi, Business Development Manager di CM.com Italia. “Questa pagina web, che poi funge da “landing page” può offrire non solo elementi grafici (immagini, video, mappe, ecc.) ma anche interattività, con un sondaggio, un form o addirittura un vero e proprio sito di e-commerce. E poiché si tratta di un sito web, al suo interno tutto è tracciabile e misurabile”.
“Il secondo arricchimento dell’SMS riguarda la sua interattività” continua Parigi. “Oltre alla sua dimensione interpersonale “C2C”, l’SMS consente ai brand di comunicare con i loro clienti. Questa logica B2C (i professionisti parlano anche di A2P) purtroppo non ha offerto via di ritorno ai consumatori. Ma la buona notizia è che gli SMS ora passano dalla notifica alla conversazione. Concretamente, le aziende molto presto potranno proporre un numero di telefono, o eventualmente un QR Code, per invitare i propri utenti a richiedere un appuntamento, fare un ordine o una semplice domanda. E per quanto riguarda l’RCS o l’OTT Messaging, queste “conversazioni” potrebbero avere un impatto positivo… sui tassi di conversione”.
“Infine, il terzo miglioramento dell’SMS riguarda la sua sicurezza” conclude Parigi. “Su iniziativa di Google, è ora possibile convalidare un account emittente. Questa tecnologia, chiamata Verified SMS, protegge i marchi dai tentativi di phishing e indica indirettamente ai consumatori se il messaggio ricevuto proviene o meno dal loro marchio abituale. Per il momento disponibile solo su Android, il Verified SMS offre anche la possibilità di monitorare con precisione KPI aziendali come tassi di apertura o tassi di click-through, in modo da aiutare i brand a calcolare in modo molto preciso il ROI di questo canale”.
Da tutto ciò si comprende che gli SMS stanno già integrando gli elementi costitutivi di base del futuro RCS e le aziende possono già utilizzarli come parte di una strategia di CRM mobile. Con la garanzia di riunire il meglio dei due mondi, con l’universalità degli SMS e le funzionalità avanzate dell’ultima messaggistica OTT.
COMMENTI