Amilon mostra come sono cambiati i consumi durante la pandemia

Amilon_osservatorio

Come la pandemia ha cambiato il mondo del lavoro, ha anche stravolto i cosumi degli italiani. L’osservatorio condotto da Amilon, società del Gruppo Zucchetti,  ha fatto una fotografia che mostra l’accelerazione di un cambiamento che era già in corso. 

Indicare chi ha pagato maggiormente la pandemia è piuttosto facile, non serve uno studio statistico per capire che le categorie più penalizzate sono state il retail coi punti vendita fisici, tutto il settore dell’hospitality e il turismo; però questa situazione ha portato a qualche eccezione significativa che da luogo a spunti di riflessione molto interessanti e che ha portato in alcuni casi alla creazione di un “nuovo” paniere di spesa.

Nascono e crescono nuove categorie di spesa

Nel 2020, per esempio, è nata all’interno dell’osservatorio la categoria food delivery, che nella seconda parte dell’anno ha stupito con performance significative e continuamente in crescita. Tra i trend in crescita troviamo poi anche le ricariche di servizi digitali (abbonamenti a servizi di streaming, gaming e digital entertainment), già utilizzate prima della pandemia ma con volumi di acquisto decisamente contenuti, sono diventate oggi una nuova categoria merceologica a tutti gli effetti, con evidenti picchi di utilizzo durante i periodi di lockdown e un trend di crescita in deciso e costante aumento.

Chi cresce e si consolida

Supermercati, ipermercati e più in generale tutti gli ambiti di spesa, anche quella non inerente al food, hanno mantenuto le proprie quote in termini di vendite. C’è chi sale e chi scende, ma nel complesso l’anno 2020 mostra stabilità. Un dato molto interessante e in forte crescita è quello dei prodotti per la salute, spinto dalla crescita delle farmacie online, diventate un punto di riferimento importante nel paniere dei consumi. Essere costretti a stare in casa significa consumare prodotti per la casa come arredamento, accessori, bricolage, oggettistica, anche in questo settore quindi si assiste a vendite in crescita decisa.

Chi scende nel 2020

I grandi marchi di abbigliamento tradizionale, gli accessori e i grandi magazzini hanno dimezzato le vendite all’interno dell’assortimento Amilon, con sola eccezione per l’abbigliamento online che vede raddoppiate le quote, sia per l’ingresso di nuovi player, sia perché i consumatori hanno acquistato dove era possibile farlo. Troppo poco ha fatto il commercio tradizionale per convertirsi al digitale, o forse i merchant nativi digitali hanno un vantaggio che è difficile colmare per chi non è nato su internet.

Cosa aspettarci per il 2021

Ci auguriamo di fare nuovamente questa analisi tra 12 mesi e vedere performance in crescita anche per hotel, ristoranti e le compagnie aeree.” afferma Andrea Verri, CEO e Co-founder di Amilon “Sarà il segno del ritorno alla vita cui eravamo abituati. Crediamo però che alcuni trend non si fermino, che la pandemia abbia modificato alcune abitudini e noi di Amilon faremo di tutto per avere a disposizione sempre i prodotti più richiesti.

Secondo Fabio Regazzoni, CEO & Co-founder di Amilon Molto dipenderà anche dalla predisposizione dei merchant ad affrontare i cambiamenti digitali in atto, permettendo l’accettazione dei pagamenti in gift card su tutti i touchpoint, fisici e digitali, abilitando nuove tecnologie e mettendo la user experience dei clienti al centro delle proprie attività di marketing”.

COMMENTI