Il Politecnico di Milano pubblica i risultati dell’osservatorio Internet of Things

Oseervatorio_IoT_PoliMi

La School of Management del Politecnico di Milano ha presentato i primi risultati dell’Osservatorio Internet of Things . Lo studio evidenzia una crescita del mercato italiano dell’IoT, confermando un aumento della diffusione della tecnologia intelligente nelle vite delle persone. L’aumento segue il ritmo degli altri paesi occidentali trainato al primo posto dalla conttettività mobile e subito dopo le nuove tecnologie di comunicazione. Un forte segnale viene anche dalle smart homes che hanno raggiunto una crescente maturità sul mercato. 

I segmenti con la crescita più significativa sono la Smart Home, trainata in particolare dal boom degli assistenti vocali, la Smart Factory, che negli ultimi tre anni ha beneficiato degli incentivi previsti dal Piano Nazionale Industria 4.0, e la Smart City, che ha visto crescere il numero di progetti avviati da Comuni italiani e la nascita di nuove iniziative e collaborazioni fra pubblico e privato.
In linea con la media di mercato è invece la crescita delle soluzioni di Smart Logistics, utilizzate per la gestione delle flotte aziendali e di antifurti satellitari, delle applicazioni di Smart Asset Management in contesti diversi dalle utility, concentrate sul monitoraggio di macchine per il gioco d’azzardo, ascensori e distributori automatici, e della Smart Agriculture, dedicata perlopiù al monitoraggio di mezzi e terreni agricoli. Smart Metering acqua e calore, Smart Retail e Smart Health sono ancora marginali ma di grande prospettiva futura.

In questa fase di emergenza legata al Coronavirus alcune applicazioni IoT svolgono un ruolo importante nel supportare cittadini e imprese. Ad esempio, servizi di teleassistenza tramite dispositivi hardware permettono di monitorare i parametri vitali dei pazienti da remoto; veicoli a guida autonoma robotizzati possono effettuare consegne a domicilio senza rischiare il contagio, come avvenuto in Cina; sistemi di sorveglianza connessi controllano sedi produttive, uffici e magazzini chiusi, attivando centrali operative e pronto intervento in caso di tentativi di infrazione. Inoltre, si stanno diffondendo alcuni nuovi modelli “pay-per-use” e “pay-per-performance” per l’acquisto di oggetti connessi che permettono di dilazionare i pagamenti di macchinari industriali, automobili o dispositivi smart per gli edifici (ad esempio sistemi di illuminazione), pagabili sulla base dell’effettivo utilizzo misurato dagli oggetti connessi.

L’Internet of Things in Italia continua a crescere a ritmi sostenuti in tutti i segmenti di mercato, con incrementi particolarmente significativi nelle soluzioni per la casa intelligente, l’Industria 4.0 e la Smart City – afferma Giulio Salvadori, Direttore dell’Osservatorio Internet of Things -. La crescita è trainata dalle nuove tecnologie di comunicazione e dai servizi abilitati dagli oggetti connessi, segno di un mercato che cresce in maturità oltre che in termini di fatturato. Al tempo stesso, prosegue l’evoluzione tecnologica: si espandono le reti di comunicazione LPWA (Low Power Wide Area) a cui si affiancano sempre più use case e sperimentazioni abilitate dal 5G, in grado di abilitare nuove opportunità di mercato, sia in contesti consumer sia business o relativi alla PA”.

COMMENTI