La rivincita delle videochiamate per arginare la solitudine da covid-19

Spesso usate in caso di necessità o di lavoro, le videochiamate, le conference call di Skype, Hangout, Meet salgono alla ribalta come baluardi per arginare l’isolamento costretto da covid-19. Prime tra tutte Skype e Hangout, questo è quello che emerge dallo studio di XChannel che ha analizzato i trend di questo periodo.

Skype è solitamente la piattaforma più cercata su Google e anche in questo periodo domina nettamente il mercato azzerando i competitor; per questo, l’analisi considera i principali rivali di questi giorni, ossia Zoom CloudGotomeetingHangoutMicrosoft Team e Houseparty, che come vedremo sono usati per motivi e scopi differenti.

Per tutti i player, le ricerche sono iniziate a salire vertiginosamente dall’8 marzo, il giorno in cui è entrato in vigore il Decreto del Presidente del Consiglio che imponeva misure stringenti per le zone rosse e dava inizio a una quarantena che nei giorni successivi verrà estesa a tutto il paese.

È importante e doveroso considerare, tuttavia, anche la presenza di Whatsapp. Sempre su Google, la query più digitata in relazione alla parola “videochiamata” è proprio “videochiamata Whatsapp”, seguita da “Skype videochiamata” e “videochiamata di gruppo”.

Le videochiamate di gruppo, specie tra i più giovani, hanno avuto un boom per il semplice fatto che stanno ovviando al problema del non potersi incontrare nei bar, in piazza o nei locali. Ma un contributo importante alla crescita delle ricerche viene dal business: la limitazione degli spostamenti e le precauzioni delle aziende fanno sì che i meeting di lavoro si svolgano in videocall. Non è un caso che una delle query più cercate associate alla parola Skype sia “Skype for business”. Infine, le lezioni scolastiche e universitarie online hanno dato un ulteriore boost alla ricerca e all’utilizzo di siti e app per videochiamate.

È interessante notare come ogni strumento risponda a determinate esigenze. L’indagine di mercato realizzata da XChannel, infatti, evidenzia come Skype e Hangout siano le principali soluzioni utilizzate per videochiamate di lavoro, Microsoft Team e Zoom Cloud per le lezioni scolastiche e universitarie online e Whatsapp e Houseparty per incontrare gruppi di persone.

Almeno fino al 3 aprile, le videochiamate continueranno dunque a farci vedere con gli amici, portare avanti i programmi didattici e non fermare i rapporti di business: una soluzione efficace, utile a limitare i danni del Coronavirus.

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