È stata prensentata a Palazzo Vecchio Feel Florence l’app sviluppata col supporto di Almaviva per invogliare i turisti e non a “vivere” la città in maniera diversa, proponendo itinerari insoliti e fuori dal comune; suggerendo un modo di vivere la città più vicino ai cittadini e in maniera sostenibile.
“Feel Florence“, è il nuovo city branding per suggerire al turista (ma anche al cittadino) il miglior modo per vivere Firenze e non solo per visitarla. Sulla linea di ‘Be Berlin’ e ‘I Amsterdam’, Feel Florence è il nome della nuova app sviluppata dal Comune di Firenze e pensata per turisti e cittadini con l’obiettivo di governare i flussi turistici suggerendo itinerari insoliti in città, nei quartieri e nell’area metropolitana, avvicinare i turisti alle esperienze locali per conoscere al meglio la città e le sue tipicità, promuovere una forma di turismo sostenibile e offrire al contempo al cittadino uno strumento per restare aggiornato su eventi e iniziative presenti in città. L’avvio della sperimentazione di Feel Florence è stato presentato oggi in Palazzo Vecchio dal sindaco Dario Nardella, dall’Assessore al Turismo e dal consigliere delegato al Turismo della Città metropolitana. Il primo marzo partirà la fase di codesign: fino a tale data sarà quindi possibile chiedere al Comune di Firenze di essere inseriti nella lista dei ‘beta tester’ per poter scaricare la app, provarla e interagire con il Comune proponendo nuovi contenuti o miglioramenti a quelli esistenti, o per segnalare nuove funzioni che potranno arricchire ulteriormente la app fino al lancio definitivo previsto a giugno. Nei prossimi mesi, con il supporto di Almaviva digital partner per lo sviluppo della piattaforma, l’amministrazione avvierà in produzione sia la app che il portale ufficiale del turismo, andando a sostituire i canali istituzionali promossi finora.
“Uno strumento rivoluzionario – ha detto il sindaco Nardella – che consentirà alla città di gestire meglio i flussi turistici e aiuterà gli utenti, turisti e residenti, a vivere al meglio la città. Un nuovo modo di concepire il turismo e lo spazio pubblico per città d’arte come la nostra, che devono gestire in modo intelligente la grande massa di persone che affolla soprattutto il centro storico. Un ulteriore passo avanti anche nella transizione digitale della città”.
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