L’Unicampania apre le porte a Laila, l’IA di seconda generazione

Unicampania_Laila_Mazer

Il Dipartimento di Ingegneria dell’Informazione dell’Università degli Studi della Campania Luigi Vanvitelli guarda al futuro e sigla una partnership con Mazer, società specializzata nello sviluppo di tecnologie avanzate di IA e natural language processing. Laila è una sofisticata Intelligenza Artificiale in grado di elevare la capacità di comprensione del dialogo con l’essere umano a un livello superiore: Laila riesce a capire le domande e il sentiment dell’utente.

Un finanziamento diretto come primo passo per inaugurare una vera e propria terza via nel mondo degli agenti conversazionali. È con questo intento che si avvia la collaborazione tra Dipartimento di Ingegneria dell’Informazione dell’Università della Campania Luigi Vanvitelli e la startup Mazer, che ha sviluppato Laila, un chatbot conversazionale che esplora i nuovi confini raggiunti dall’intelligenza artificiale nel campo della user experience.

Laila è in fase di sviluppo con l’obiettivo finale di comprendere il linguaggio naturale come farebbe un operatore umano. E soprattutto utilizza frasi non preimpostate o pilotate, gif animate, immagini ed emoticon a passo con i tempi come farebbe un operatore umano per coinvolgere l’utente nella comunicazione ed empatizzare con lui, comprendendone lo stato d’animo.

Si tratta di studi riguardanti sistemi utili per la comprensione del linguaggio naturale, ovvero strumenti che aiutano Laila a comprendere intento, sentiment e stato d’animo di chi sta dialogando e guidare la conversazione verso una più completa soddisfazione dell’utente.

Ad oggi da questa collaborazione sono nati tre differenti strumenti riferibili in senso lato alla disciplina delle Intelligenze Artificiali, nello specifico di Machine Learning e di Reti Neurali Artificiali, che sono il cuore del funzionamento di Laila.

Laila ha la facoltà di crescere da sola, si alimenta giornalmente dei nuovi intent creati, ingloba risposte e know-how e lo mette a disposizione di tutta la comunità di persone che utilizzano Laila.

Vogliamo avviare la terza via degli agenti conversazionali – afferma Carmine Pappagallo, Ceo e Co-founder di Laila perché la prima è quella creata dai chatbot basati su semplici domande e risposte pre-caricate, la seconda via è quella degli agenti conversazionali tipo Siri, Cortana o Alexa che rappresenta lo sviluppo locale di applicazioni che di fatto gestiscono ricerche tramite internet, ed infine – prosegue Pappagallo – c’è Laila che sfruttando particolari algoritmi e mix di intelligenze artificiali si affermerebbe come un chatbot di seconda generazione, con prestazioni competitive rispetto a sistemi analoghi sviluppati da altri operatori mondiali, potenzialmente in grado di comprendere il linguaggio naturale in maniera fluida su diversi intent e argomenti”.

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