Con il nuovo Nuance Lightning Engine addio alle passphrase

Nuance Communications, – pioniera e leader nelle innovazioni di intelligenza artificiale conversazionale – ha annunciato Nuance Lightning Engine™, un nuovo strumento di intelligenza artificiale che utilizza le reti neurali di quarta generazione (DNN) e combina biometria vocale e comprensione del linguaggio naturale (NLU) per offrire nei canali vocali esperienze più personalizzate e vicine a quelle umane. Grazie al nuovo Lightning Engine un singolo comando umano a uno smart speaker, a un assistente virtuale o IVR è sufficiente per permettere al sistema di capire chi sta parlando e che cosa vuole in appena mezzo secondo.

I consumatori utilizzano sempre più la voce per interagire con il mondo che li circonda: dal comunicare con l’auto per avere indicazioni stradali all’accedere al conto bancario tramite smart speaker. Nuance Lightning Engine consente agli utenti di impostare un profilo vocale univoco come parte della registrazione dell’account di un’organizzazione. Quando contattano quell’organizzazione attraverso un canale vocale tutto ciò che devono fare è parlare in modo naturale e la loro identità verrà confermata quasi immediatamente. Da questo momento inizia un’interazione personalizzata: non sono richieste password o domande basate sulla conoscenza.

Fino ad ora lo standard di settore relativo all’autenticazione di un utente tramite l’analisi della biometria vocale con una frase breve avveniva attraverso una passphrase specifica. Nuance Lightning Engine dimezza le tempistiche della frase standard, consentendo alle organizzazioni di convalidare l’identità di una determinata persona attraverso espressioni naturali più velocemente rispetto all’orecchio umano.

La biometria vocale non solo protegge il canale vocale ma, quando combinata con NLU, offre agli utenti anche esperienze fluide, senza problemi ,” ha dichiarato Brett Beranek, General Manager, Security Business, della divisione Nuance Enterprise. “Grazie a Nuance Lightning Engine le organizzazioni non devono passare il tempo a controllare se un cliente è quello che dice di essere quando interagisce attraverso il canale vocale. Possono, invece, iniziare immediatamente a personalizzare l’interazione – rendendola efficace, piacevole e naturale – non appena l’utente inizia a parlare.

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