Ericsson presenta lo studio “Merged Reality”

Lo studio Merged Reality del ConsumerLab di Ericsson sull’integrazione di Realtà Virtuale (VR) e Realtà Aumentata (AR) col mondo fisico svolto in 8 Paesi tra cui l’Italia, prende in esame in particolare le considerazioni degli early adopter (utenti che utilizzano più volte a settimana visori VR) e dei consumatori che intendono dotarsi di un visore VR in futuro; il campione italiano è composto da 1.150 possessori di smartphone a conoscenza della VR, di età compresa tra i 15 e i 69 anni. 6 consumatori su 10 ritengono che nel prossimo futuro la VR e AR modificheranno profondamente la nostra quotidianità in sei ambiti: media, formazione, lavoro, interazioni sociali, turismo e retail.
Ericsson sta guidando lo sviluppo della tecnologia 5G. – ha commentato Federico Rigoni, Amministratore delegato di Ericsson in Italia. − Il lavoro dei nostri ricercatori è inoltre funzionale al programma “5G for Italy”, lanciato nel 2016 insieme a TIM, con stiamo creando un ecosistema di partner per sperimentare casi di utilizzo della nuova tecnologia.”
Per gli early adopter italiani, la Realtà Virtuale è destinata a sostituire gli spazi fisici: nello specifico, in meno di un anno la fruizione mediatica potrebbe essere radicalmente trasformata dall’utilizzo di schermi virtuali.
L’utilizzo di contenuti attraverso dispositivi VR è sempre più diffuso: più di un terzo (36%) degli early adopter italiani già fruisce di video tramite VR (contro il 37% a livello globale), uno su quattro (25%) utilizza il visore VR per giocare con i videogame e il 22% per momenti di socializzazione con altri utenti.
Tra gli altri ambiti maggiormente impattati da un crescente utilizzo di Realtà Virtuale e Realtà Aumentata, l’istruzione e il turismo sono quelli in cui gli italiani si aspettano i maggiori cambiamenti. Secondo il 55% degli early adopter la VR trasformerà le modalità di insegnamento e apprendimento nelle scuole, con spazi virtuali all’interno delle aule.
In merito all’integrazione tra le due tecnologie, gli intervistati italiani ritengono che AR e VR saranno accessibili da un unico dispositivo (46%) anche se la AR avrà un numero maggiore di applicazioni per il mondo reale in quanto si integra con l’ambiente fisico (52%). Le principali sfide alla diffusione della VR su larga scala riguardano il costo dei device ancora molto elevato, alcuni limiti “fisici” legati all’uso del visore (limitata mobilità, consumo della batteria dello smartphone e scomodità dei dispositivi da indossare) e la scarsa disponibilità di contenuti in VR, oggi prevalentemente dedicati a gaming ed entertainment.
In questo contesto, il 5G è chiamato a giocare un ruolo importante per promuovere la mobilità degli utenti di AR e VR e favorire la cosiddetta “merged reality”: ad esempio, per il 37% degli italiani intervistati, il 5G favorirà una maggiore mobilità garantendo una rete stabile, veloce e a banda ultra larga; il 33% crede che il 5G migliorerà l’esperienza di visione di contenuti video in VR grazie a una maggiore risoluzione.

Per informazioni più approfondite si rimanda allo studio completo al seguente link.

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