Cresce la cultura mobile: come rispondono le aziende italiane?

Social network, entertainment e ora decisioni d’acquisto: questi sono i motivi d’utilizzo del mobile per più di 3 navigatori da smartphone su 4. Tra il 2014 e il 2015, infatti, la percentuale di mobile surfer che fanno acquisti di beni e servizi dal proprio smartphone è passata dal 32% al 41%.
Lo smartphone è quindi diventato un compagno indispensabile per lo shopping per 3 italiani su 4; secondo i dati raccolti e pubblicati dall’Osservatorio Mobile B2C Strategy della School of Management del Politecnico di Milano, il 60% degli utenti sfrutta lo smartphone nella fase di pre-acquisto per decidere quale prodotto acquistare e dove, il 40% all’interno del punto vendita e il 29% nella fase di post-acquisto.

Aziende italiane e cultura mobile: l’opinione di Matteo Catella

Ma le aziende italiane sono pronte per questo importante cambiamento culturale che riscrive il rapporto tra azienda e consumatore?
A tal proposito è interessante leggere le parole di Matteo Catella, Amministratore Unico di CMD Srl – società varesina specializzata in soluzioni informatiche – che ha jumptoapp_mobile apprecentemente brevettato JumpToApp, una tecnologia unica al mondo che rivoluziona il mondo delle app. “Le aziende italiane, soprattutto quelle medio-piccole, che rappresentano la percentuale più alta del nostro tessuto produttivo, fanno ancora fatica a comprendere le potenzialità delle applicazioni mobile per il proprio business. Un’app è vista principalmente nel suo aspetto ludico e di intrattenimento, non come strumento sempre più importante al servizio delle attività aziendali”.
Se correttamente interpretata e utilizzata, un’app può contribuire a migliorare l’esperienza di interazione tra azienda e utente, consentendo di avviare innovative modalità di coinvolgimento del consumatore, intraprendendo attività di real time marketing, migliorando la shopping experience e, in generale, la brand reputation.

Catella ha aggiunto: “I siti web sono diventati degli strumenti statici: anche quando sono usufruiti da mobile prevedono che sia l’utente ad andare a vedere le informazioni che l’azienda mette a disposizione, vanificando, a volte, costose campagne di marketing. Le app rendono le aziende dinamiche con i propri utenti, grazie al sistema delle push notification, e aprono molte nuove strade comunicative”.

Le applicazioni per mobile si prestano oggi a un utilizzo trasversale da parte di tutte le funzioni aziendali, “dalla piccola media impresa che utilizza l’app come personale biglietto da visita per essere facilmente memorizzata, alla grande multinazionale che desidera impostare un’azione di welfare: molti sono gli utilizzi possibili di questo prezioso strumento digitale”; massima flessibilità anche a seconda del core business aziendale, “dalla grande azienda informatica o metalmeccanica che abbatte i costi di stampa e spedizione portando i propri cataloghi su uno smartphone e, da qui, in tutto il mondo, all’albergo o al grande centro carni che sostituiscono il tradizionale volantino cartaceo con uno strumento digitale che consente l’invio online ai propri consumatori di promozioni e sconti esclusivi. Per non dimenticare il gruppo editoriale che comunica e aggiorna in modo costante i contenuti a vantaggio dei propri lettori”.

Le aziende italiane, dunque, devono solo iniziare a vivere pienamente l’evoluzione in atto, sfruttando tutte le potenzialità concesse dal mobile.

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