Gli italiani e la Società Connessa

La digitalizzazione prosegue inarrestabile, e le profonde trasformazioni promosse dall’ICT dimostrano quanto sia vicina l’era della Società Connessa. Secondo l’ultima edizione del Mobility Report Ericsson le sottoscrizioni mobili, che ora si attestano attorno ai 7.2 miliardi, supereranno nel 2015 la popolazione mondiale; si stima inoltre che nel 2016 un individuo su due nel mondo sarà in possesso di uno smartphone, contribuendo quindi all’aumento esponenziale del traffico dati in mobilità. Entro il 2020 si ritiene che quest’ultimo arriverà a decuplicarsi e sarà costituito per il 60% da contenuti video.

Concentrando l’attenzione sull’Italia, si vede chiaramente come anche il nostro Paese stia diventando sempre più connesso e digitale: secondo lo studio “Gli italiani e la Società Connessa”, svolto da Ericsson in collaborazione con LUISS – Libera Università Internazionale degli Studi Sociali Guido Carli – e presentato in anteprima durante la XVI edizione dell’evento Ericsson “We are all Change Makers”, gli italiani guardano con grande fiducia ai cambiamenti in atto. Il 71% degli intervistati, infatti, ritiene che le innovazioni tecnologiche siano in grado di migliorare la qualità della vita delle persone, mentre il 72% le considera leve strategiche per lo sviluppo economico del Paese, poiché promuovono la creazione di nuovi mercati e nuovi posti di lavoro.

Nunzio Mirtillo, Amministratore Delegato di Ericsson in Italia e Presidente della Regione Mediterranea Ericsson, commenta così: “Abbiamo parlato a lungo dell’arrivo della Società Connessa, in cui la connettività avrebbe cambiato la vita di ognuno di noi. Ora che la mobilità, la banda larga e il cloud si stanno rapidamente diffondendo in tutto il mondo, siamo di fronte ad un momento di profonda trasformazione. L’ICT sta contribuendo in modo significativo a questo processo evolutivo rispetto al quale noi tutti possiamo avere un ruolo centrale. Il cambiamento generato da questa trasformazione è infatti nelle mani di tutti e per questo motivo riteniamo fondamentale continuare a collaborare con operatori, industrie, istituzioni e giovani innovatori per guidare lo sviluppo e accelerare il processo di digitalizzazione del nostro Paese”.

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