Sfide e opportunità per i direttori marketing italiani

Secondo l’ultimo studio realizzato da SDA Bocconi in collaborazione con SAP Italia, i direttori marketing in Italia sono principalmente ancorati a strumenti informativi e tecnologici tradizionali e i risultati migliori sono ottenuti da chi fa leva sui marketing analytics e integra in modo sistematico i social media all’interno della propria strategia di marketing. Nell’analisi “Il futuro secondo i Direttori Marketing: Competenze per decidere e decisioni per competere” sono stati coinvolti centoventidue direttori marketing di imprese italiane con oltre 50 milioni di fatturato.  Dallo studio è emerso che il l’83% dei professionisti del marketing non ha un’idea precisa sull’utilità dei marketing analytics e preferisce canali informativi consolidati (siti web, e-mail ed eventi) a discapito di strumenti più innovativi, come podcast, webcast ed e-book. In termini di processi di gestione delle informazioni, lo studio suggerisce che l’utilizzo efficace ed efficiente dei dati è più importante della loro acquisizione, condivisione e integrazione.
Gabriele Troilo, responsabile della ricerca con Paolo Guenzi, afferma: “I direttori marketing riconoscono l’importanza di creare customer experience innovative e personalizzate usando piattaforme multimediali e multicanale e progettando touchpoint integrati nelle varie fasi del customer journey. Tuttavia, sottovalutano la potenza degli strumenti di marketing analytics e big data, il cui utilizzo distingue le imprese che ottengono i risultati migliori”.
La ricerca ha inoltre analizzato come le imprese stanno reagendo in un periodo complesso e critico come quello attuale: contenendo i costi e puntando alla creazione di nuovi mercati. In questo contesto quindi, per il 2014 l’allocazione del budget di marketing  sembra considerare solo parzialmente l’esigenza di migliorare la qualità degli strumenti a disposizione delle divisioni marketing. Le voci più rilevanti sono l’internet marketing (i direttori investiranno il 43%) e il lancio di nuovi prodotti (40%), mentre i marketing analytics (17%) e la pubblicità (15%) saranno le ultime voci d’investimento.

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