Una ricerca Avanade mostra l’andamento della trasformazione digitale

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I decisori aziendali prevedono di raggiungere un ritorno sull’investimento (ROI) del 17% nei prossimi 12 mesi grazie all’implementazione di progetti legati alla trasformazione digitale, questo uno dei dati più rilevanti emerso da un nuova ricerca condotta da Avanade, il principale innovatore digitale nell’ecosistema Microsoft.

La ricerca, realizzato da Vanson Bourne su un campione internazionale di decisori aziendali, fornisce indicazioni sui potenziali impatti della trasformazione digitale e sulle principali aree di interazione in questo ambito, tra cui intelligenza artificiale, strategia, efficienza, esperienza cliente e innovazione

Emerge con chiarezza che il successo delle aziende nell’era digitale sarà determinato da tre fattori fondamentali: l’innovazione, da perseguire con l’acquisizione di competenze e l’integrazione delle tecnologie; l’esperienza, offerta ai clienti finali ma anche ai dipendenti; e infine l’efficienza, che si ottiene sfruttando l’automazione per snellire i processi operativi e focalizzare le risorse sui processi a valore aggiunto.

In media, i partecipanti al sondaggio si aspettano un ROI pari al 17% generato dall’impegno sul fronte della trasformazione digitale. l’maggior parte concorda sul fatto che dalla trasformazione non ci si attende più soltanto un aumento della produttività garantito da processi aziendali semplificati, ma anche un miglioramento continuo che si concretizza nell’innovazione dei processi stessi

Tuttavia, una parte delcampione dichiara di avvertire segnali di “digital fatigue”, ovvero si trova ad affrontare una fase in cui gli sforzi di implementazione della strategia digitale non si traducono ancora in un ritorno economico.

“I processi di evoluzione digitale non possono più prescindere dalla formazione, che ormai va intesa in senso più ampio come cultura del cambiamento. Serve cioè un approccio da innovatori: essere aperti alle novità, aver voglia di sperimentare e perfino essere pronti a qualche insuccesso», aggiunge Emiliano Rantucci, General Manager di Avanade «Da un lato, bisogna dare più peso ai team interfunzionali, perché garantiscono che i problemi vengano affrontati con prospettive e approcci diversi. E dall’altro, bisogna valorizzare la diversità intesa in senso lato, quindi non solo di genere ma anche di competenze e approcci».

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