Violazioni della privacy: la condanna di Assocontact

In più di un passaggio della Relazione annuale presentata dal Garante della Privacy nei giorni scorsi  è stato sottolineato il comportamento scorretto di  alcuni contact center. Non è mancata l’immediata condatta diAssocontact, l’Associazione nazionale dei Contact Center in Outsourcing. “Come associazione di categoria non accettiamo la violazione delle norme per l’utilizzo dei dati personali e condanniamo questi comportamenti perché vanno a screditare tutte le altre aziende che operano correttamente” ha affermato Luca D’Ambrosio, Presidente di Assocontact, in una nota stampa. “Mi sento sereno nel dire che i nostri associati sono attenti a rispettare le regole. Purtroppo ci sono altre aziende, fuori dal nostro raggio d’azione, che non fanno altrettanto e per questo raccomandiamo ai committenti di verificare sempre la riservatezza dei dati prima di condividerli con propri partner”.

L’Associazione si è dotata di un codice di autodisciplina per il trattamento di dati personali utilizzati per le attività di contact center in outsourcing, volto a garantire il rispetto del diritto alla riservatezza e del diritto all’identità personale. Occorre anche sottolineare che i call center in outsourcing ricevono le liste di persone da contattare dal committente, che è quindi il titolare del trattamento di tali dati ed è tenuto a garantirne la legittima provenienza ed utilizzo. I call center, da parte loro, si impegnano ad usare queste liste secondo i criteri previsti dal codice Assocontact.

Relazione 2012 Garante Privacy

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