Vocal interactions, crescono gli investimenti nel finance

finance_tecnologie_vocaliNe avevamo già discusso in occasione del nostro Talk About Finance e CX e abbiamo dedicato all’argomento articoli e approfondimenti: oggi – in occasione della manifestazione #ilCliente, promossa da ABI e realizzata da ABIEventi – torniamo sul tema “voice for finance”.

Le tecnologie vocali infatti – si tratti di smart IVR, biometria vocale o Natural Language Processing – sono oggi uno strumento più che maturo. I vantaggi principali? Sicurezza, accuratezza, personalizzazione, ritorno sugli investimenti, adempimento della compliance. E la semplicità delle interazioni garantita dalla possibilità di comunicare in linguaggio naturale.

Nel business, le applicazioni vocali sono tornate alla ribalta negli ultimi anni proprio grazie alla loro diffusione consumer, con caratteristiche molto differenti dal passato, e soprattutto con un rigore progettuale che prevede obiettivi misurabili di Customer Satisfaction e ritorno sugli investimenti” ha scritto Rosa Maria Molteni, Marketing and Communication Manager di Spitch Italy, in un articolo pubblicato su MK – La rivista ABI di marketing e comunicazione in banca.

Una diffusione che, secondo alcune previsioni, porterà il mercato della voce a triplicare il proprio fatturato entro il 2023. C’è una peculiarità del settore finance che, però, non deve essere trascurata e che si aggiunge alle questioni connesse a privacy e sicurezza: stiamo parlando della componente umana e del contatto diretto e fisico, che non possono né devono scomparire, bensì essere ripensati e valorizzati proprio grazie all’adozione delle nuove tecnologie.

La scelta di utilizzo delle tecnologie vocali nel settore bancario deve fondarsi su una disamina accurata della base di clientela e delle sue esigenze, oltre che della situazione organizzativa e tecnologica nella quale si inserirebbero” ha concluso Molteni.

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