Economia dell’attenzione e marketing: le nuove sfide

Conquistare l’attenzione degli utenti in un contesto caratterizzato da un’enorme quantità di informazioni disponibili diventa sempre più complicato: oggi più che mai i marketer devono riuscire a comunicare efficacemente, raggiungendo i consumatori con il giusto messaggio nel momento più opportuno.

Gli utenti, infatti, vogliono essere sicuri di investire il proprio tempo guardando o leggendo contenuti davvero interessanti e in linea con le loro esigenze, in un contesto sovraccarico – che porta il 41% delle persone e il 33% dei Millennial a sentirsi sopraffatto dalle infinite possibilità di scelta su internet, e a preferire i consigli degli amici sui social network alla ricerca di informazioni o prodotti su internet – ed estremamente mutevole – secondo un recente studio, i nativi digitali cambiano piattaforma in media 27 volte all’ora, cioè quasi una volta ogni 2 minuti.

Economia dell’attenzione e importanza della personalizzazione

Internet è un luogo estremamente affollato, dove le pagine cambiano ogni millisecondo, gli articoli compaiono e scompaiono alla velocità della luce e gli utenti effettuano migliaia di clic a ogni battito di ciglia. Per capire la dimensione del fenomeno, basta pensare che entro la fine del 2017 si prevede che verranno creati più dati che nei precedenti 5.000 anni. La grande quantità di informazioni rende sempre più difficile per le aziende raggiungere gli utenti come desiderato. Siamo entrati nell’economia dell’attenzione, dove l’interesse dei consumatori è il bene più prezioso – e sempre più scarso” ha spiegato Enrico Quaroni, Regional Director Southern Europe and Mena Region di Rocket Fuel.

Per chi desidera raggiungere gli utenti nel momento giusto con contenuti interessanti, la personalizzazione e la rilevanza dei messaggi si rivelano fondamentali. Tuttavia molti operatori non sfruttano adeguatamente i nuovi metodi tecnologicamente avanzati ora disponibili per raggiungere e mettersi in contatto con i consumatori online: solo il 30% degli specialisti del marketing dichiara di utilizzare i propri dati per comprendere le esigenze dei consumatori; inoltre, il 63% degli intervistati ha affermato di avere difficoltà nel personalizzare le pubblicità a causa della mancanza di informazioni.

L’intelligenza artificiale, nel mondo digitale, risulta essere lo strumento più efficace per raggiungere questi obiettivi. La tecnologia consente ai brand di identificare gli schemi comportamentali dei propri clienti per trovare su internet un numero quasi infinito di nuovi utenti con le stesse caratteristiche, velocemente e su vasta scala. Il predictive marketing consente di organizzare un’enorme quantità di dati e usarli per scegliere i momenti più importanti per brand e consumatori. A questo si aggiungono le potenzialità della Dynamic Creative Optimisation, l’automazione intelligente che consente di creare AD in 36 dimensioni e formati pubblicitari, coprendo tutti i principali dispositivi, senza bisogno di intervento umano. Questo processo seleziona il prodotto che ha maggiori probabilità di avere successo, inserendolo nella giusta pubblicità nel momento migliore per il giusto utente.

Non è possibile fermare il flusso dei contenuti” ha concluso Enrico Quaroni. “L’unica soluzione è assicurarsi di fornire la giusta creatività nell’esatto momento in cui i consumatori sono pronti a riceverla. Il risultato sarà un maggiore engagement, l’aumento delle vendite e, prima ancora, la possibilità di emergere dal caos”.

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