Customer Knowledge: l’innovazione del porta a porta passa dai big data

Bofrost_big dataNon c’è tradizione che tenga quando si tratta di conoscere sempre meglio il cliente, migliorando e personalizzando i servizi che gli vengono offerti: questa convinzione ha spinto Bofrost – azienda friulana che si occupa di vendita diretta di specialità surgelate – a ripensare proprio il modello di vendita più antico, il porta a porta, grazie alle nuove possibilità offerte da digitale e big data.

La storia di questo percorso di cambiamento è stata presentata dall’azienda mercoledì 5 luglio durante “Rimettere le scarpe ai sogni“, il progetto del Salone d’Impresa dedicato all’industria che verrà e alla diffusione di strategie di cambiamento e miglioramento attraverso la testimonianza di imprenditori e manager che stanno attuando con successo nuovi progetti in tale direzione.

L’evoluzione di Bofrost è sicuramente emblematica: attraverso i big data l’azienda è riuscita a conoscere i desiderata dei clienti e a prevederne i comportamenti in modo preciso e approfondito, arrivando a progettare offerte, servizi ed esperienze sempre più in linea con i loro bisogni. Di importanza strategica, oltre all’integrazione dei dati interni ed esterni, è anche la disponibilità e l’uso di strumenti di business intelligence e analitici, per ricavare informazioni facilmente fruibili e utili a orientare le strategie di comunicazione e le campagne commerciali.

Gianluca Tesolin, amministratore delegato di Bofrost, ha dichiarato: “Un’azienda il cui modello di business è basato sul rapporto diretto con i propri clienti deve saperne interpretare i bisogni in maniera non solo attiva, ma proattiva. I clienti non vengono da Bofrost, ma è Bofrost che va nelle loro case. È per questo che dobbiamo dare ai nostri venditori informazioni che li facilitino non solo nel processo di vendita, ma soprattutto nel servizio al cliente. L’analisi dei consumi ci consente di impostare azioni promozionali mirate su target differenziati ma consente anche, in chiave predittiva, di capire se un cliente sta cambiando i suoi comportamenti e cerca qualcosa di nuovo. Al centro c’è la volontà di rendere sempre migliore la Customer Experience. Come saranno i clienti del futuro? Come vorranno la loro Bofrost? La comunicazione e il servizio saranno adeguati? In questo i big data (anche provenienti dal web) ci aiutano a trovare una risposta“.

Ma l’analisi dei dati è importante anche per migliorare le relazioni tra l’azienda, i dipendenti e i collaboratori: “Le loro aspettative e la loro soddisfazione sono importanti per le strategie dell’azienda. Dall’analisi dei dati possiamo sapere, per esempio, quanto abitano lontano dalla sede di lavoro e quali sono le esigenze più importanti, dagli asili ai servizi e alle opportunità per l’istruzione e lo svago, anche per la famiglia. Così possiamo progettare convenzioni e iniziative di welfare aziendale sempre più mirate“.

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